Rockstud Spike Bag, la nuova borsa di Valentino, rappresenta il primo segno di un nuovo percorso della Maison sotto la direzione creativa di Pierpaolo Piccioli.
Racchiude i valori più importanti per il brand: da una parte culto dell’alto artigianato italiano e la passione per l’umanità in tutte le sue espressioni come fonte di ricchezza e di cultura; dall’altra, il desiderio di spingersi oltre la tradizione e le regole con un’attitudine rock, human and street, dirompente e contemporanea. La sua forma è l’archetipo di una borsa: il rettangolo di pelle sembra appartenere alla memoria come un ricordo noto, autorevole, pieno d’affetto. Grazie a un tecnica di trapuntatura artigianale, uno schema di borchie ne illumina la superficie come fosse una punteggiatura punk. È l’ennesima prova della couture che diventa tendenza, della grande tradizione che si fa costume e carattere personali. Una maniglia posta tra tracolla e corpo della borsa è il mezzo mobile che trasforma l’accessorio in un oggetto divertente e modulabile. Un segno che diventa carattere, un dettaglio che consente infinte varianti di personalizzazione. Pierpaolo Piccioli ha coinvolto il fotografo Terry Richardson in una nuova avventura di storytelling. Insieme sono andati nelle strade di lower Manhattan, a New York, per ritrarre il modo in cui le persone comuni, scelte casualmente con uno streetcasting, la indossano. Allo stesso tempo, lontano dai panorami stereotipati del classico skyline, Rockstud Spike è stata ritratta in contesti street, quotidiani, luoghi iconici più per aderenza al reale che aspirazione al sogno.
