Parlare di Stephane Rolland per chi si occupa di moda, per chi la vive in prima persona ed è profondamente innamorato di queste “superfici” tacciate di superficialità solo da chi è in fondo del tutto superficiale, è un'emozione difficile da spiegare. Dire perchè mai un dato abito scateni in noi un senso di appartenenza quasi primordiale non è facile da spiegare se non ripiegando, magari banalmente, sul classico concetto di colpo di fulmine. Noi ci innamoriamo di chi ci completa, in lui troviamo quella tessera di puzzle mancante che sembra dare un senso preciso a quel quadro d'insieme generale che ognuno di noi è. L'amore è mettersi in cerca di noi stessi. Per alcuni è il senso ultimo e vero dell'esistenza, per gli altri un bel viaggio da intraprendere insieme su binari paralleli per godersi insieme il panorama che sarà, fremendo al pensiero che forse un giorno un qualche svincolo ci porterà in direzioni opposte e contrarie. Ma così è la vita e così è il modo umano di vivere una passione. Ma la passione è ovunque. Guardate adesso che è primavera inoltrata tutti quei pollini che inondano l'aria per le strade: cascate di piccole nuvolette bianche che ti fanno quasi pensare che sì, “love is in the air” e che gli alberi, le piante, i fiori e il creato tutto stiano in quel momento facendo l'amore.
Ma amore, amare innamorarsi riguarda tutto ciò che ci circonda e quando ci si trova davanti alle sublimi creazioni di Stephane Rolland ecco che ancora una volta “love is in the air”, solo che non è impalpabile come pollini. Qui l'amore e la vera passione la puoi toccare e vivere e davanti alle straordinarie architetture di questo novello Michelangelo che ha fatto dell'alta moda il suo Rinascimento personale con una straordinaria visione geocentrica del mondo, con la donna finalmente al centro dell'universo, alziamo felicemente bandiera bianca arrendendoci davanti all'Invincibile Armada di questo couturier che vive un'eterna giovinezza di pura Bellezza. Perchè bisogna ammetterlo: Rolland non migliora affatto di anno in anno ed è questo il suo incantesimo. Lui è sempre stato perfetto e ogni collezione, di ieri e di oggi, non è che la conferma di un genio insuperabile.