Si è tenuta a Bruxelles, sede dell’Unione Europea, l'evento “The New York Times International Luxury Conference” che ha visto la partecipazione in qualità di relatori di importanti nomi della finanza e dell’industria del lusso, tra cui gli amministratori delegati di Versace e Saint Laurent, due iconiche maison che proprio del lusso inteso come unicità hanno fatto la loro bandiera.
In un mondo in cui la sola costante è il cambiamento, i partecipanti hanno cercato di fare il punto sugli attuali scenari del retail internazionale su cui si sono affacciati non solo nuovi mercati ma anche nuove generazioni come quella dei “millenials” così attratti da alto artigianato e pret à couture.
Il lusso in un mondo così turbolento è ancora possibile a patto che sia il manifesto dell'unicità di ogni cliente perchè chi compra pretende di distinguersi da tutti gli altri proprio perchè ciò che indossa è frutto di una scelta ben consapevole in cui non investe solo soldi ma delega soprattutto la rappresentazione pubblica della sua immagine privata.
Lusso come specchio del proprio io e della propria storia. Da qui il successo del su misura e dell'artigianato.
Tra le personalità intervenute Antoine Arnault (CEO Berluti), Stella McCartney, Steve Shiffman (CEO Calvin Klein), Victor Luis (CEO Tapestry), Jonathan Akeroyd (CEO Gianni Versace) e Francesca Bellettini (PDG Saint Laurent).
