La collezione SS19 di Loredana Roccasalva “Il Giardino Planetario ” ha come punto di partenza il concetto della coesistenza, colto dalla designer siciliana dall’edizione MANIFESTA 12, biennale nomade di arte contemporanea, che quest'anno ha scelto come sede Palermo.
Loredana Roccasalva prende spunto da MANIFESTA per riflettere sulle fusioni, sull'inclusione e sulle sovrapposizioni, temi da sempre cari allo stile della designer. Il Giardino planetario diventa una metafora per contaminare le forme e i colori della nuova collezione e la materia prima del "granaio del mondo” all’interno di questi luoghi straordinari, viene trasformata in una nuova essenza. La tappa conclusiva di questo viaggio è Il MuLINO , una fabbrica dismessa che trasforma appunto questo prezioso frutto del giardino planetario.
Questo luogo diventa un paesaggio surreale e anche la location perfetta per immortalare gli outfit della collezione in immagini senza tempo e legare il prodotto ai luoghi della sua trasformazione. E’ da questa passeggiata nel giardino planetario che sta per nascere un progetto di riqualificazione del MuLINO a cura della designer che vedrà la ridefinizione di questo ex spazio produttivo degli anni ‘50 ormai dismesso in un’area LAB, per future fusioni e incontri planetari.
Le forme, come nella natura, sono strutturate e destrutturate insieme dando vita a nuovi spessori che avvolgono il corpo. I plissée rendono le forme più armoniche e sinuose, le silhouette abbracciano il corpo come se fosse uno stelo da dove nascono infiorescenze dai volumi morbidi.
Le gonne descrivono l'alternarsi dei volumi di questo giardino, a volte vaporose e rigogliose e altre, invece, fluide ed essenziali. Un percorso tra le pieghe e le infiorescenze che dettagliano questa inclusione di arte, cultura, moda e design.
I tessuti ritornano alla natura con filati naturali come il plissée di georgette, il lino bianco oppure naturale spalmato oro e ricamato, il broccato di cotone stampato con la fantasia del giardino planetario, l’organza di seta e per finire il tessuto con lavorazioni a forma di petali tagliato a laser.
I fili di grano sono le lavorazioni protagoniste della collezione in chiffon di seta pieghettato e per i top in tulle di cotone.
Le nuance che tingono i capi sono il rosso hibiscus intenso baciato dal sole, il bianco "profumoso" del doppio e carnoso gelsomino arabo, il nero profondo delle notti estive, quando i profumi diventano intensi ed odorosi, l’oro delle enormi distese dei campi di grano a giugno, quando la terra sembra baciata dai raggi del sole. Nella fantasia del Giardino Planetario i verdi del bosco si mischiano ad infiorescenze dal sapore tropicale.
I colletti , preziosi accessori intercambiabili, acquistano volumi nuovi e i polsini, pensati come bracciali di stoffa, osservano le geometrie del giardino acquisendo un’asimmetria di forme.