Disturbo sottile. Distorsione gentile. Definire un uomo attraverso quel che indossa e come lo indossa. Un gentle man. Ovvero: gentleman.
L’urbanità come segno distintivo. La spontaneità che ignora le regole, senza sforzo.
Guardando la classicità attraverso la lente dell’espressione viscerale, se ne cattura e altera l’essenza profonda, come in un quadro di Francis Bacon. Con un glitch.
Casentino, lane check, pelle, vernice: l’alfabeto. L’outerwear affermativo, il piccolo pullover, la camicia con il plastron: i vocaboli. Il bow tie sottile, le sneaker tecniche, il cap: la punteggiatura. Scritture libere e personali.
Gesti risoluti disallineano forme familiari. Volumi in squilibrio. Dettagli fuori posto. Colori acrilici e antigraziosi. Gli slogan e il lettering punk di Jamie Reid, in intarsi Couture. La sintesi assoluta mantiene verità e autenticità, senza riverenze. Istintivamente.