Questo frammento, attribuito a Eraclito di Efeso, che per la sua suscettibilità alla malinconia si fregiò del titolo di "filosofia del pianto", servirà da premessa al nostro breve ma collettivo soggiorno. Nelle acque inesplorate del cambiamento, è impossibile per un essere umano entrare due volte nelle stesse acque, come ci illumina Eraclito: "Πάντα ῥεῖ" (Tutto scorre sempre).
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Come si possono conciliare queste differenze?
Gli antichi greci avevano un rapporto intricato con il mare in continua evoluzione. Sebbene fosse una risorsa, una fonte di potere, l'alterità del mare, la sua natura imprevedibile e mutevole, la sua forza bruta e la sua volontà indomabile erano temute.
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Molte storie della mitologia greca sono incentrate su conflitti interpersonali. La soluzione è spesso una forma di metamorfosi. Gli esseri liminari, dotati del potere della transizione o del cambiamento, agiscono come portatori di risoluzione. A differenza degli esseri umani, la loro stessa essenza permette loro di passare attraverso regni contrastanti: il mortale e il divino. Terra e mare.
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Proteo (Πρωτεύς), un essere liminare che non solo abita, ma incarna anche fiumi e corpi d'acqua oceanici, ne è un esempio. Quando si rivela all'occhio umano, Proteo assume la forma di "Vecchio del mare", mentre quando si nasconde gode dell'epiteto di (Dio del) "sfuggente cambiamento del mare". Sebbene abbia il dono della profezia, nella sua riluttanza a condividerlo con l'umanità, Proteo cambia forma. Proteo illuminerà coloro che cercano di conoscere l'unica costante (che è il cambiamento) solo se saranno in grado di coglierlo nel bel mezzo della metamorfosi.
Le sue capacità sono rimaste nella lingua inglese. Usiamo ancora la parola "proteiforme" per descrivere la capacità di cambiare a intermittenza e senza sforzo. Proprio come la moda.
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Forse, l'unico modo per coesistere pacificamente con il cambiamento è essere proteiformi noi stessi.
Forse, durante il nostro viaggio di oggi, cattureremo Proteo.
Aron Alexandros De Vallier Petridis
© Edward Crutchley
Ph: Chris Yates
