"Terra, 114 milioni di anni fa, una mattina subito dopo l'alba: il primo fiore mai apparso sul pianeta si apre per ricevere i raggi del sole. Molto più tardi, quegli esseri delicati e profumati che chiamiamo 'fiori' verranno a svolgere un ruolo essenziale nell'evoluzione della coscienza di un'altra specie."
Eckhart Tolle
Aelis offre la sua riflessione eco-consapevole incarnando la bellezza del mondo vegetale. Per suggerire una visione armoniosa e rispettosa del pianeta, adotta il punto di vista di un filo d'erba, stelo di clorofilla, simbolo di vita e di "rinascita", il cui colore verde ha ispirato l'intera collezione.
L'oceano verde delle colline toscane che circondano la casa di Sofia, conserva tracce di culture antiche, come quella degli Etruschi, che hanno alimentato anche la collezione. Il mito di Catha, la dea figlia del sole e la libertà e la raffinatezza delle donne etrusche che vivevano in armonia con la natura, ispirano e cristallizzano l'essenza stessa di Aelis.
Durante un pomeriggio burrascoso trascorso in compagnia di Jacopo Godani, che dirige il film che funge da spettacolo virtuale della collezione, l'idea di girare in Toscana è venuta spontanea osservando il mare di clorofilla che si stendeva davanti a loro.
Jacopo filma così la bellezza del gesto dei performer, che camminano sulla passerella della natura come modelli del mondo vegetale, emergendo lentamente dall'oceano di clorofilla.
Guidando gli artisti-danzatori attraverso i campi, mentre il vento fa danzare l'erba, Godani cattura la loro interazione con la natura e li invita a replicare il movimento di un filo d'erba, sia limitato dalle proprie radici che trasportato dall'energia del vento.
Gli abiti in chiffon di seta organica sono così delicati e leggeri che l'erba selvatica li indossa e diventa essa stessa una ballerina. La clorofilla si fonde nel tessuto nel tessuto, rafforzando il mimetismo tra l'abito e la natura. Un abito senza maniche con strascico, realizzato in taffetà di seta, evoca i colori della foresta.
Il sole offre uno spettacolo estremamente raro durante le riprese: un alone solare, presagio per gli etruschi, apre una riflessione sulla rarità e l'unicità di ogni momento, ma anche sull'abito come opera d'arte.
Aelis lavora a braccetto con l'australiano Michael Taylor, che ha donato una delle lane merino più preziose, e assolutamente ecologiche, del mondo. Sofia gli rende omaggio trasformando questa lana, un vero gioiello della natura, in un abito a collana ornato di cristalli unici.
Ogni passo della creazione di Aelis è guidato da un gesto artistico e da una ricerca della bellezza, rendendo possibile la trasformazione del mondo, nella speranza di una consapevolezza ecologica globale.
Prima della nascita dell'arte, Tolle sottolinea il ruolo chiave che i fiori hanno avuto nell'evoluzione della coscienza umana, attraverso la loro bellezza e la loro mancanza di valore utilitaristico: essi sono così, per l'uomo, l'espressione in forma di ciò che è più alto, più sacro, messaggeri di un altro regno, come un ponte tra il mondo delle forme fisiche e l'informe.
Aelis vuole far sbocciare un fiore in ogni donna.