JOSEPHINE BONAIR
UNO SCRIGNO PERDUTO CHE SVELA LA MATERIA DEI SOGNI
AT MONTE CARLO FASHIION WEEK
“Accadde per caso, giocando in soffitta: le mani immerse in vecchi bauli, tra noi solo uno strato di polvere e un profumo antico. Così ritrovai quei primi tessuti, appartenuti a Giorgio Armani, Valentino, Lancetti, Mila Schön e bastò sfiorarli, per intuire che, il mio desiderio, fosse quello di farli rivivere sui corpi della “mia donna”. Così racconta Barbara Di Lorenzo, direttore creativo di Josephine Bonair. Racconto del più autentico “fatto a mano” in continua evoluzione, attraverso le cifre stilistiche dei grandi Maestri Couturier, per approdare ad una femminilità disinibita, dove il luogo della sensualità accoglie generose scollature sciallate e silhouette morbide, in equilibrio tra drappeggi e rilassati volumi. La gonna è aristocratica, per una bellezza marmorea che omaggia antiche sculture romane. Tra l’optical black and white e l’incandescente metallizzato, l’accessorio è over: fibbie e maxi cinture accarezzano il punto vita che si alza alla maniera di Vionnet. Così continua, maneggiando con sottile arguzia ago e filo, l’handmade di Josephine, toccando mille sfumature d’animo, dove ogni abito è un racconto introspettivo, da toccar con mano per sentirne l’arcana bellezza. Neo-romanticismo che si intreccia con audacia al più rigoroso stile impero, dove la palette cromatica spazia da lattiginose nuances pastello declinate in balze evanescenti a corposi broccati che sigillano il busto come armature. È l’ossimoro che unisce la donna guerriera alla sognatrice, l’audacia alla fragilità, la seduzione al bon-ton. La stagione si affaccia radiosa e svela nuove sfumature nella febbrile ricerca di uno stile-specchio dello spirito. Una grazia dalla tempra pre-raffaellita emerge nei pizzi Dougnì accarezzati dai bagliori di tarsie di cristalli e pallide perle di GSM Crystal Emotion. Prezioso alla vista, delicato al tatto, l’evening dress di Josephine Bonair ricerca la bellezza che supera la materia diventando idea, leggiadra come il battito d’ali della sua farfalla.
La nuova bellezza di Josephine Bonair. Un ideale oltre le cose.
Maria Christina Rigano