Si terrà dall’8 febbraio al 2 giugno 2019 al Fashion and Textile Museum di Londra la mostra Swinging London: A Lifestyle Revolution che ripercorre il fascino senza tempo della Swinging London di Mary Quant e Terence Conran. La mostra ripercorre gli anni che vanno dal 1952 al 1977, ovvero quelli in cui la capitale inglese fu al centro di una rivoluzione culturale che si estese in ogni campo, dalla moda alla musica, conquistando, sovvertendo e travolgendo il mondo intero con la sua vivacità senza precedenti. Un’autentica rivoluzione pop-folk, trasversale a ogni ceto sociale e di cui ancora oggi ne sentiamo l’eco e ne subiamo il fascino guardando a quel periodo quasi come a un nuovo piccolo rinascimento dell’età contemporanea.
Quando nel 1966 il Time inventò la definizione “Swinging London”, il mondo era letteralmente infatuato dell’effervescenza britannica dei mitici Sixties, i Beatles, James Bond, la mini di Mary Quant, la moda e il design dei negozi di Carnaby Street a Soho. Tutto quello che nasceva a Londra diventava subito di tendenza ovunque perché la capitale inglese era allora la vera culla dello stile, il centro propulsivo della creatività mondiale. Abiti, musica, film, artisti: tutto ciò che era brit seduceva i ventenni europei e americani sino al punto di trasferirsi in quella Londra swinging per sentire di essere nell’epicentro di quel momento storico così effervescente e carico di sogni e aspettative. Una golden age irripetibile, un sogno che poi, come un fiume in piena, straborderà e irromperà nel mare magnum del ‘68 che vedrà questi giovani cercare di dare concretezza tangibile a quell’aria di libertà che allora si respirava ovunque facendo credere che tutto fosse possibile.