Sotto gli affreschi settecenteschi della splendida Coffee House di Palazzo Colonna si è svolta sabato scorso la presentazione della nuova collezione “Inside” di Vittorio Camaiani per la primavera-estate 2018.
Al cospetto di un pubblico numeroso ed emozionato, hanno sfilato i capi dell’ultimo percorso creativo del couturier marchigiano che con questa collezione ha deciso di non affidarsi a un motivo ispiratore che venisse dall’esterno ma di guardare dentro se stesso. In apertura è stata presentata la capsule “Marina”, dedicata all’amica Marina Ripa di Meana recentemente scomparsa, con la quale Camaiani progettava da tempo una collezione di maglieria nelle nuances a lei care: il viola, il verde, il blu e il rosso. Non poteva mancare “dentro” Vittorio Camaiani un riferimento e un omaggio a una figura come Marina che ha lasciato un segno indelebile nell’immaginario collettivo, con le sue battaglie, il suo humor, la sua eleganza e la sua passione per la moda.
Le modelle hanno riportato in vita lo spirito di Marina indossando una collezione frizzante e giovane che attraverso completi in punto Milano dalle spalle appuntite e abiti dal taglio asimmetrico guardava con affetto al periodo giovanile della celebre icona di stile. Tra il rumore di flash immaginari e voci che chiamavano Marina si è rievocata l’atmosfera di quei red carpet che hanno visto spesso Marina indossare creazioni dell’amico Camaiani. A seguire, la serata presentata dalla direttrice della Coffee House Elena Parmegiani, elegantissima in un abito lungo grigio Camaiani, che ha illustrato la collezione “Inside”, con la quale lo stilista ci ha portato all’interno del suo immaginario creativo. Un viaggio sontuoso ed emozionante che ha attraversato quattro motivi ispiratori della moda di Camaiani nel nome di quell’eleganza e quello charme femminile che contraddistinguono da sempre il suo stile.
Tra shantung, organza, lini e splendidi batik dipinti a mano su disegno dello stilista, abbiamo partecipato a un viaggio nel più segreto dei mondi di chi fa alta moda, quella dimensione interiore quasi mai svelata allo spettatore dove avviene la magia della creazione di una collezione. Primo quadro tematico è stato il Viaggio, da sempre fonte di ispirazione per Vittorio Camaiani che questa volta ha reinterpretato in chiave contemporanea lo stile delle viaggiatrici de “La mia Africa”, tra sahariane e bluse in chiffon nei toni sabbia del deserto. A seguire un altro tema distintivo della moda di Camaiani, ovvero il gioco Maschile-Femminile con cui lo stilista propone una femminilità sofisticata che non perde mai la sensualità nel rigore delle forme sartoriali, tra gilet, bretelle e revers da giacca maschile ironicamente declinati su completi pantalone, tute e tubini.
La contrapposizione Oriente-Occidente è stata poi protagonista del terzo quadro, ideato in un recente viaggio di Camaiani tra Dubai e l’Indonesia, con un confronto molto suggestivo tra la metropoli e la giungla tropicale trasferito sui batik realizzati a Bali su disegno dello stilista che decorano abiti a vestaglia, top e pantaloni. Il quadro conclusivo è stato invece un omaggio alla Couture attraverso uno dei capi più iconici della moda di Camaiani, la tuta, declinata in versioni diverse nei toni accesi del verde, del blu e del rosso e in tessuti preziosi come il cady, l’organza e lo shantung. In questa, che è stata la parte più “architettonica” della collezione, abbiamo ammirato anche il bellissimo abito con sovrastruttura balloon in organza, una velatura intesa quasi a proteggere la bellezza della donna e che racchiude l’essenza dell’approccio dello stilista al femminile. Molti gli applausi per il catwalk finale e il saluto dello stilista da parte di un pubblico entusiasta tra cui c’erano: la Principessa Jeanne Colonna, il Principe Ascanio Colonna, la Principessa Maria Pia Ruspoli, la Contessa Marina Pavoncelli, Adriana Sartogo, Paola Mainetti, Andrea Ripa di Meana, Graziano Scarabicchi, Vincenzo Bocciarelli, Mirca Viola, Livia Vitale e Blu Yoshimi.