Ospitata all’Israel Museum di Gerusalemme, la mostra “Fashion Statements: Decoding Israeli Dress” è il primo viaggio nella storia della moda israeliana, sospesa tra tradizione e modernità, tra mito e realtà e condita di forti contrasti, con l'obiettivo di far conoscere al mondo un settore in costante crescita e in perenne fermento
Attraverso 150 outfit, bozzetti e fotografie, l’evento esplora per la prima volta l’evoluzione della moda israeliana dalle radici storiche fino alle collezioni contemporanee, dal periodo pre-sionista di fine XIX secolo ai primi decenni della nascita dello stato con la commistione di influenze dall’Europa e dall’Oriente, alla nascita di case di moda fino all’emergere di stilisti contemporanei.
Fashion Statements mette in relazione tradizione e modernità, mito e realtà e fa convivere insieme ideologie contrastanti. È organizzata in quattro sezioni, Holy/Land, Austerity/Prosperity, Made in Israel e Fashion now e accende i riflettori sull’industria della moda israeliana.
Istituita negli anni ’30, crebbe fino ad ottenere il successo mondiale negli anni ‘60 e ’70 grazie a brand conosciuti in tutto il mondo e indossati da icone di stile come Jackie Kennedy Onassis e Sophia Loren. A stilisti come Gideon Oberson, Riki Ben-Ari, Jerry Melitz e Tamara Yovel Jones che nei ‘70 aprirono le loro boutique o atelier. E grazie ai nuovi talenti che, dal 1970, possono trovare adeguata formazione nel prestigioso Shenkar College of Engineering and Design, istituito in quell’anno.