Il nuovo corso che Pierpaolo Piccioli è riuscito a imprimere alla Maison Valentino è davvero unico nel suo genere. Non deve essere stato facile per lui non dividere più responsabilità, oneri e onori con la fidata amica e collaboratrice di sempre, Maria Grazia Chiuri, che è passata con successo alla direzione creativa della maison Dior.
Le lor strade si sono divise e forse con esse anche i compromessi che reggevano la golden couple della couture internazionale. Ammettiamolo, Piccioli ama giocare d'azzardo. La Maison non è più italiana, è una triste realtà. Appartiene a ricchi imprenditori del Qatar ma questo non ha snaturato il dna di una griffe che ha cambiato per sempre la storia della moda. Consapevole di questa enorme eredità che adesso grava tutta sulle sue spalle, Piccioli sta proponendo una moda che strizza l'occhio all'hip hop e allo street style senza dimenticare, come fuochi d'artificio in conclusione di un party perfetto, di far sfilare in passerella abiti che le storiche amanti del brand letteralmente adorano perchè sono la summa, opportunamente rivisitata in chiave moderna, di tutto ciò che hanno sempre amato dello stile del grande Valentino Garavani.
Versatile e coraggioso, Piccioli sta cercando di far avanzare la Maison lungo strade non ancora battute. Nella sua volontà ferrea e determinata sembra quasi un'esploratore che a colpi di machete si fa strada tra alte sterpaglie perchè sente che il fiume non è lontano. Forse non ha una vera mappa con sé ma chi ce l'ha davvero? Gli imprevisti sono sempre dietro l'angolo... eppure possiede qualcosa di più prezioso, un grande istinto. Ed è questa francamente la sua più grande qualità. Annusare il vento e mettersi in marcia per portare la Maison Valentino a testa alta nel 21 secolo, guardandosi un giorno dietro le spalle con l'orgoglio di aver saputo tracciare una via diversa, la sua via.