Al Museo del Tessuto di Prato si terrà fino al prossimo 19 febbraio 2017 la mostra “Tra arte e moda. Nostalgia del futuro nei tessuti d’artista del Dopoguerra”. Si tratta di una mostra straordinaria dedicata al connubio tra arte e moda negli anni Cinquanta, quando l'Italia degli anni Cinquanta tenta di uscire dalle macerie del Dopoguerra investendo le proprie risorse non solo nella ricostruzione, ma anche nel rilancio di un’industria votata alla creatività.
Lo spirito che animava questa nuova progettualità è stato felicemente definito come "nostalgia del futuro" perché guardava al Domani con rinnovato ottimismo.
Pochi sanno che i più noti artisti italiani di questo periodo, dall'architetto Gio Ponti al pittore e scultore Lucio Fontana, solo per citare qualche nome, affiancarono le industrie tessili del tempo realizzando per loro in esclusiva tessuti stampati e manufatti tessili che sono delle autentiche opere d'arte.
Mai come allora il design italiano ammirato in tutto il mondo si fuse con il mondo della moda e trovò proprio nel comparto tessile il terreno più fertile in cui esprimere la sua innata e storica creatività. I nomi più rappresentativi del panorama artistico italiano si cimentarono con grande ingegno in questa inedita esperienza progettuale raggiungendo un culmine mai più toccato in seguito. Fu una stagione felice e proficua: ricostruire un Paese è ricostruirne anche l'identità e nessuna quanto quella italiana passa soprattutto attraverso il mondo dell'arte.
Le aziende tessili in lenta ma inesorabile e coraggiosa ripresa scommisero tanto su questo meraviglioso e sperimentale progetto, creando con i più grandi creativi del tempo pezzi esclusivi e unici, come raffinati foulard (arte da indossare...), arazzi, tessuti per arredamento e tappeti dalla raffinata gamma cromatica. Tutti capolavori unici ed esclusivi di grandi artisti che dimostrarono la loro estrema disponibilità a sperimentare nuovi linguaggi.