Lo scrigno nel quale il 12 febbraio 1947 Christian Dior presenta la sua prima collezione, il grande salone storico del suo hôtel particulier, ha visto sfilare centinaia di creazioni haute couture. Restaurato e rivisitato dalla Maison, è oggi il luogo più esclusivo del numero 30 di Avenue Montaigne. Schiudiamo le porte di questi interni gelosamente custoditi.
Dalle prove delle creazioni in piccoli gruppi fino alla loro presentazione davanti a una folla sempre più incalzante, è qui che Christian Dior orchestrava la melodia delle sue collezioni. Peter Marino, l'archistar delle boutique Dior di tutto il mondo, ha restaurato questo luogo leggendario per ravvivare lo spirito dello stilista ristrutturando il suo ambiente storico nel rispetto dei suoi gusti e della sua intimità. L'ufficio in cui disegnava, la poltrona in cui sedeva, lo splendido lampadario di cristallo che illuminava tutte le sue sfilate dagli inizi della sua Maison, le foto di famiglia che incorniciavano i suoi ricordi d'infanzia a Granville e tanti altri oggetti che riempivano il suo quotidiano... I ricordi dello stilista sono racchiusi tra le pareti di questo salone, testimone privilegiato delle lunghe ore e dei piccoli aneddoti che hanno forgiato la storia della Maison. La sua personalità si svela nei disegni e nei dipinti a olio del suo grande amico Christian Bérard, di cui collezionava le opere, ma anche negli arredi in stile XVIII secolo, scelti per rievocare Versailles e l'epoca d'oro dell'arte di vivere alla francese, tanto cari a Christian Dior. In ricordo della sua carriera di gallerista, nella quale esponeva lavori di Calder, Miró, Dalí, Giacometti e molti altri divenuti i più grandi artisti del XX secolo, opere contemporanee - il tavolo basso "ginko" di Claude Lalanne o il guéridon "Quille" di Philippe Hiquily - dialogano con questi arredi eclettici che ricordano la passione dello stilista per le avanguardie della sua epoca. La ristrutturazione del grande salone di Monsieur Dior rende omaggio all'uomo e alla stanza che tanto amava, e fa rivivere il mitico fondatore della Maison. Tra passato e presente, tra rispetto della tradizione e audacia della modernità, si intrecciano legami eterni.