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Alta Moda Roma 2016, A.I. Artisanal Intelligence "Grand Tour"

Roma come tappa fondamentale del Viaggio destinato a costruire l’identità di artisti e designer contemporanei.  Nel duecentesimo anniversario dalla prima edizione di “Viaggio in Italia” di J.W. Goethe, A.I. Grand Tour propone l’immortalità della forza del viaggio e del passaggio a Roma. Quella che veniva definita come esperienza irripetibile per costruire il mito di se stessi, a partire dal XVII secolo, culminava in l’Italia tra le rovine dell’antica Roma, le ville palladiane o gli scavi di Pompei. Un fascino di cui rimane traccia nelle opere di artisti che non sono mai ripartiti da qui come H.C. Andersen, che lascia tante sculture da riempire un meraviglioso piccolo museo romano, documenti letterari come quello di Goethe o del barone di Montesquieu e di Charles Dickens e nel cinema dal “Viaggio in Italia” di Roberto Rossellini a “Camera con Vista” di James Ivory fino al “Ventre dell’Architetto” di Peter Greenway.  Il Grand Tour è l’esplorazione di un luogo e di noi stessi, è la ricerca romantica di esperienze dettate da altri ricordi, altre architetture, altri monumenti più che dall’incontro con altri uomini: una mitologia personale che si costruisce solo con il coraggio di guardare oltre, aiutati dalla bellezza. Basandosi su questa tesi, A.I. Grand Tour presenta una serie di designer e artisti viaggiatori. Come centro simbolico l’heritage, la radice più profonda, in questa edizione rappresentata dagli ultimi artisti/artigiani che ancora realizzano il Micromosaico: saranno esposte opere storiche e contemporanee, piccoli gioielli che rappresentano la prima forma di visualizzazione della immagine di un ricordo, il primo “schermo” dove le micro tessere rappresentano l’origine del pixel contemporaneo. I designer selezionati esprimono tutti delle caratteristiche di ricerca frutto della loro identità di ricercatori, di esploratori di altri mondi forti dello studio della tradizione. Temi come la “Chimica Romantica” o la rivisitazione del lusso dei copricapi del ‘700 fatta da cappellai giovanissimi, elementi di culture ungheresi che rileggono con la tessitura i pavimenti cosmateschi, le scarpe elegantissime che raccontano la creatività complessa di un viaggiatore raffinato. La visione onirica del concetto di elemento che compone il tutto, della tessera tagliata come archetipo del pixel è realizzata da Livia Cannella che da anni lavora con le proiezioni come forma di racconto, proiettando le immagini sul tessuto urbano come nei Musei in quelle che lei definisce Scene di Luce. Il Viaggio raccontato dall’artista è l’installazione di Ophelia Finke che la Art Catlin Guide ha definito nel 2014 come la più talentuosa giovane inglese del momento e che ha già collaborato con la moda nella campagna SS 2015 per McQ Alexander McQueen.  

DESIGNER  Boglàrka Boglarka Bagos è una giovane designer ungherese che ha studiato all’Accademia di Belle Arti di Roma e alla Moholy Nagy di Art and Design di Budapest con una tesi su Roma. I suoi capi di maglieria trasformano i segni della memoria artistica in tecniche raffinate di trame che riportano agli intarsi dei pavimenti cosmateschi e alle tecniche orafe di incastonatura di pietre: l’abito diventa manufatto artistico grazie alla sperimentazione del confezionamento.  

Celeste Pisenti e Stefano Russo Presentano insieme la “Chimica Romantica”, un progetto composto da abiti, accessori e immagini che

Il fenomeno unico della moda romana, fra couture e cinema, è espresso da un abito personale e un costume di scena per una diva come Ingrid Bergman realizzati da Fernanda Gattinoni. I costumi per “Europa 51” di Roberto Rossellini che con lei gira anche “Viaggio in Italia” ed un cappotto per raccontare un rapporto fra la diva e Madame Fernanda che nel 1951 porta alla copertina di Vogue e lancia negli Stati Uniti il marchio.

 

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